L’anello del pescatore scelto da Papa Bergoglio non sarà d’oro, ma in argento dorato. La notizia è stata data dal direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti. Padre Lombardi ha spiegato che il modello dell’anello era stato dato dall’artista Enrico Manfrini al segretario di Paolo VI, monsignor Macchi. In questi giorni è stato proposto al Papa dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini, insieme con altri due modelli. Il Papa ha scelto quello dell’artista scomparso a 87 anni nel 2004 a Milano, conosciuta anche come «lo scultore dei Papi». Nell’anello c’è l’immagine di San Pietro con le chiavi.
Il Pontefice conserva lo stemma scelto fin dalla sua consacrazione
Sobria anche la scelta dello stemma che, nei tratti, essenziali, spiega il Vaticano, conserverà la foggia che Papa Francesco aveva scelto fin dalla sua consacrazione episcopale. Uno stemma caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia, uguali a quelli voluti dal predecessore Benedetto XVI (mitra collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso) . In alto, campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Il Papa ha inteso così esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe. Il motto del Papa è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: «Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me» (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi).
Prima della messa omaggio di obbedienza al Papa
Sarà una messa semplice quella di domani, in linea con la sobrietà dimostrata in questi primi giorni da Papa Francesco. L’ultimo rito prima della messa di avvio del Pontificato, domani in piazza San Pietro, sarà «l’omaggio di obbedienza da parte dei presenti al nuovo Papa». Per rendere il rito «un po’ semplice», saranno scelti, in rappresentanza di tutto il collegio cardinalizio, «sei cardinali, due per ognuno degli ordini dei vescovi, presbiteri, diaconi» (ma ancora non è nota la loro identità). Non prenderanno parte al rito dell’obbedienza «rappresentanti delle altre componenti del popolo di Dio», sacerdoti, diaconi, laici, che faranno il rito di obbedienza quando il Papa prenderà possesso della cattedrale di Roma, la basilica di San Giovanni in Laterano «fra qualche settimana».
Fonte: Il Sole 24 ORE
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