Il mercato del gioiello d’epoca ha registrato, ad iniziare del 2008 una diminuzione d’affari intorno al 15/20%, a cui va aggiunta una caduta brusca di un altro 15% solo nel 2012.
Ciononostante gli investitori aumentano, poichè scelgono il gioiello come bene rifugio: ha infatti il pregio di acquisire valore nel tempo e di essere un bene materiale che è monetizzabile internazionalmente.
Secondo gli analisti del Sole 24 Ore, il mercato dei gioielli d’epoca viaggia a diverse velocità: da un lato una certa fisiologica sofferenza e dall’altra la ricerca di pezzi unici, rari, che toccano quote leggendarie. Ad esempio, recentemente è stato messo all’asta da Christie’s a Ginevra il diamante chiamato “Arciduca Giuseppe” che ha superato quota 21 milioni di dollari. Settantasei carati, taglio cushion, colore D, il più puro e trasparente, appartenuto ad un Asburgo. I pezzi di alta qualità e di alto pregio che hanno visto aumentare il loro valore sono particolarmente richiesti nei paesi emergenti.
fonte: about jewellery
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